Crowdfunding per un evento: 7 consigli
Il 12 e 13 ottobre 2013 si è tenuto a Milano il Craft Camp, un evento dedicato alla creatività e alla collaborazione, finanziato col crowdfunding. Condivido qui quanto imparato da questa esperienza, sperando che le informazioni di seguito saranno utili a qualcuno!
NB. I consigli riportati di seguito, seppur relativi al crowdfunding per finanziare un evento, possono essere utili anche per altri tipi di campagna.
Articolo originalmente pubblicato il 26/09/2013 sui blog Etsy UK, DE, FR, NL.
Versione estesa in italiano, mai pubblicata.
Il crowdfunding è un fantastico modo per finanziare un evento che coinvolga una community, che sia virtuale o reale (ad esempio una città, una regione). Permette infatti alle persone di sentirsi partecipi e prendersi in parte responsabilità e meriti del progetto, creando aspettativa e passaparola che molto probabilmente renderanno quasi inutile la pubblicità dell’evento stesso.
Questi sono i pro; i contro risiedono nel fatto che se si sbaglia qualcosa (obiettivo monetario, marketing della campagna, sopravvalutazione del coinvolgimento della community) la campagna potrebbe risultare in un flop.
Quindi, se vuoi organizzare un evento in cui coinvolgere la tua community di riferimento, puoi trovare di seguito dei consigli utili per una campagna di crowdfunding per finanziarlo:
1. Scegli bene la piattaforma di crowdfunding che userai
Ci sono molte piattaforme di crowdfunding e ognuna ha la sua peculiarità, prenditi tempo per capire come funzionano e quale sia più adatta al tuo progetto.
Accertati che la piattaforma scelta abbia un ottimo customer care e risponda in maniera veloce e puntuale alle esigenze tue e dei donatori, controlla quale siano le percentuali di guadagno sulla somma raccolta, se si occuperà di promuovere il tuo progetto, se ti aiuterà a dare forma alla tua campagna, dato che tutto ciò farà una differenza enorme quando la tua campagna sarà partita.
Noi abbiamo usato Eppela.com e ci siamo trovati benissimo col loro team, sono professionali, disponibili e gentili, sempre velocissimi a rispondere a qualsiasi domanda e risolvere qualsiasi problema.
2. Scegli le ricompense accuratamente
Questa potrebbe essere la parte più difficile; le ricompense dovrebbero adattarsi al tipo di pubblico a cui ci si rivolge e, ovviamente, al tipo di progetto che si vuole finanziare.
La nostra campagna prevedeva sia gadget che workshop e questi premi hanno funzionato molto bene, e la fascia di ricompense 11-25€ è quella che ha raccolto più sostenitori. Avevamo anche dei pacchetti sponsor il cui scopo era attirare finanziatori che donassero cifre più sostanziose ma i pacchetti più costosi non sono stati presi, perché probabilmente gli sponsor sono più interessati ad avere un contratto e non a donare.
Invece i pacchetti sponsor meno costosi sono stati venduti tutti, comprati da negozi Etsy o startup che volevano promuoversi all’evento.
Assicurati anche di avere un’opzione di donazione minima, anche pochi euro faranno la differenza!
3. Imposta un obiettivo realistico ma non avere paura di osare.
Questo probabilmente dipende dalla tua personalità; io sono un’ottimista quindi ho impostato un obiettivo abbastanza alto per la campagna, circa il 20% in più del minimo di cui avevamo bisogno per coprire tutti i costi.
Ad un punto della campagna mi sono odiata per averlo fatto, perché sembrava che non lo avremmo raggiunto. MA, sorpresa sorpresa, alla fine lo abbiamo addirittura superato. E se non fosse stato agosto e se la campagna fosse durata di più, avremmo probabilmente fatto ancora meglio. Una volta che la voce si è sparsa, tantissime persone si sono mostrate interessate e i soldi sono arrivati anche se molti erano in vacanza.
Ricorda di inserire nella somma totale da raggiungere tutti i costi e le tasse della piattaforma o potresti ritrovarti con meno soldi di quanto ti aspettassi.
4. Recupera contatti stampa dagli amici, dalla famiglia e dai membri della community
E’ molto difficile farsi notare dalla stampa e praticamente tutti i comunicati stampa che abbiamo mandato sono stati ignorati. Così abbiamo raschiato qualsiasi contatto facebook o twitter che potesse essere utile, scomodando i parenti, gli amici dei parenti, gli amici degli amici dei parenti, insomma qualsiasi persona che lavorasse nel settore che ci venisse in mente e alla fine siamo riusciti ad avere un po’ di attenzione da un paio di siti nazionali che hanno portato un sacco di traffico e donazioni.
E in più un sacco di piccoli che sono stati anch’essi molto utili perché diretti a target specifici.
Twitter è uno strumento fantastico per entrare in contatto coi giornalisti, cerca solo di non essere troppo invadente e trovare quelli che potrebbero essere realmente interessati a quello che farai!
Inoltre considera che:
– i mensili chiudono il numero almeno un paio di mesi prima dell’uscita, quindi potrebbero essere inutili per la campagna, a meno che non siano contattati con larghissimo anticipo.
– i quotidiani di solito si concentrano su storie interessanti quindi nel tuo comunicato racconta la storia dietro al tuo progetto, perché è valido, perché le persone dovrebbero partecipare;
– a meno che la tua storia non sia pubblicata in un sito/giornale veramente diffuso, lo strumento di diffusione principale a tua disposizione sarà il passaparola;
– è pressoché inutile contattare la stampa se la campagna non è di successo, e per successo si intende avere almeno già un bel po’ di finanziatori. Conviene quindi coinvolgere parenti e amici subito e appena la campagna decolla (l’ideale sarebbe raggiungere ⅓ del totale in pochi giorni) contattare la stampa.
5. Usa i social media e la tua comunità di riferimento per fare pubblicità senza sosta
La chiave per una campagna di successo è creare entusiasmo, quindi se i membri della tua community sono coinvolti, ne parleranno ovunque ancora e ancora e la notizia si spargerà.
Quel che abbiamo fatto noi per non far mai calare l’attenzione è stato:
– creare un hashtag da usare su twitter e facebook così che le persone potessero trovare l’evento tramite questo e usarlo a loro volta;
– creare un meme o campagna fotografica; questa è stata la parte più divertente! Se hai un grafico nella community potresti voler chiedere aiuto per creare immagini semplici ma efficaci, possibilmente strane/divertenti/ironiche che fanno riferimento all’evento, magari inserendo l’hashtag in ognuna di esse.
Trova un tema e mantienilo coerente per la durata della campagna!
Noi abbiamo usato immagini vintage all’inizio e poi virato su immagini di gatti, perché il marCATing funziona sempre! 😛
Abbiamo chiesto alla gente di inviarci le foto dei loro gatti e abbiamo scritto frasi divertenti in riferimento alla campagna. Le persone le hanno condivise, la voce si è sparsa, ha funzionato!
Infine, potresti voler inviare un messaggio ad ogni membro della community. Inizialmente abbiamo inviato solo alla mailing list e newsletter ma la cosa ha funzionato quando abbiamo inviato un messaggio ad ognuno. Se la tua community ha molti membri è un sacco di lavoro ma ne vale la pena; noi abbiamo mandato circa 2600 messaggi in pochi giorni!
6. Sii pronto a lavorare MOLTISSIMO durante tutto il periodo della campagna
La nostra campagna è durata 25 giorni ed era estate; posso dire di aver lavorato quasi esclusivamente a quello per quasi tutta la durata, e fortunatamente eravamo in 4 o 5 a starci dietro, ma anche così alla fine ero esausta. Quindi assicurati di non farlo da solo, trova un gruppo di collaboratori e assicurati che seguiranno il progetto fino alla fine.
Questo è l’unica strada in cui non finirai per odiare chiunque e sopravvivere alla campagna.
7. Assicurati di essere chiaro su chi fa la campagna e perché.
Dai informazioni esaurienti e spiega come mai hai deciso di usare questo metodo invece che utilizzare sponsor o i soldi dell’azienda (se sei un’azienda); qua in Italia si è abbastanza sospettosi dei motivi altrui e se si è un’azienda gli utenti potrebbero chiedersi perché dovrebbero pagare loro per un vostro evento. Chiarezza e trasparenza sono le parole d’ordine!
E tu? Hai esperienze di crowdfuding? Quali piattaforma hai utilizzato? Quali sono i tuoi consigli?
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