Dove trovare l’ispirazione

Sono giorni che canto maledetta primavera, è davvero difficile concentrarsi ed essere produttivi quando l’aria è tiepida e il sole splende (più o meno). Vogliamo parlare poi del SONNONE? Vogliamo parlare delle allergie? Meglio di no.
Quindi mi limito a raccontarti cosa faccio io quando, come in questo periodo, l’ispirazione latita, la mente svaga, gli occhi snocciolano via dalle to-do list e il cervello gira a vuoto con un fastidioso “gniik gniik” invece di concentrarsi sulle cose da fare.

Rappresentazione grafica dei miei neuroni, in questi giorni.

Premesso che è normale alternare periodi di creatività a periodi di aridità, è il ciclo della vita, signora mia, non è detto che non si possa provare a riattizzare i carboni quasi spenti della nostra mente con un bell’attizzatoio.
La prima cosa che faccio io è guardarmi intorno per capire se posso cambiare qualcosa nelle mie immediate vicinanze in modo da smuovere la fantasia. Riarrangiare la scrivania, la moodboard o la parete davanti ai tuoi occhi può essere un modo di smuovere le acque stagnanti (o il fuoco morente) della tua fantasia. Cambia posizione ai poster, rinnova i portapenne, aggiungi togli e sposta. Anche se non servirà a niente almeno avrai riordinato, fa sempre bene!
Nel mio caso, a volte mi prende una “riciclite” acuta che addio mondo: in passato ho convertito innumerevoli scatole e barattoli in porta oggetti grazie a un uso abbondante di washi tape; ho deciso di usare i vari pezzi messi da parte che “prima o poi li userò per qualche progetto DIY” e ho creato porta penne, porta spille, porta gioielli. Ho approfittato per buttare via cose, fare spazio, reale e mentale.

Il bello della mente è che non si ferma mai, quindi a volte ciò che sembra distrazione è solo un modo per mettere olio alle rotelle arrugginite: pian piano tornano a girare e a produrre idee.
A volte guardarsi intorno serve a poco, e allora bisogna rivolgere lo sguardo altrove, uscire quasi da sé stessi per scoperchiare altre fonti capaci di smuovere i suddetti tizzoni morenti della nostra creatività. L’anno scorso ho fatto un corso di “doodling”, breve e simpatico, per imparare a fare i disegnini. Quando mi sentivo un po’ incastrata prendevo carta e penna e scarabocchiavo a vuoto: come sopra, può essere un modo per distrarre la mente cosciente e permettere a quello che c’è sotto di lavorare. Quest’anno ho iniziato a imparare il coreano, e poi a sottotitolare, da volontaria, i kdrama (dall’inglese all’italiano eh, che il coreano ancora non lo so). Crearsi spazi mentali che non c’entrano niente col lavoro può aiutarti a riattivare la fantasia.

Se stai cercando ispirazione per i tuoi prodotti, c’è sempre Pinterest, che è IL luogo per rifarsi gli occhi. Attenzione però, perché, come ha detto Gaia Segattini nel suo seminario su questo tema, su Pinterest ci finiscono le idee trite e ritrite, che potrebbero generare altre idee trite e ritrite. Ti ispiri lì ed è un attimo creare qualcosa che è già stato realizzato da qualcun altro! Può essere comunque un luogo utile per capire i trend e prendere ispirazione dai settori lontani dal tuo.

E questa è una cosa che ti consiglio caldamente: vai a pescare lontanissimo! L’ispirazione si annida ovunque. Se fai artigianato puoi farti ispirare dalla poesia, se fai design puoi farti ispirare dal giardinaggio, se fai arte puoi farti ispirare dall’architettura: non ci sono confini, nella tua testa. Cercando ispirazione così lontano da quello che fai, riduci anche il rischio di attingere alle stesse fonti di altri e quindi di creare cose simili ai tuoi concorrenti.

Questa primavera finirà presto e allora la rimpiangeremo: godiamoci un po’ anche questa svagatezza, che ne dici?

Post tratto dalla newsletter del 19 aprile del 2018.