#NataleNonTiTemo 07 – Riguardiamo i prezzi
#NataleNonTiTemo puntata 7.
Siamo quasi in dirittura d’arrivo, e non poteva mancare il classico pippone sui prezzi. Evito di ripetere ciò che ho già detto, ti metto solo il link ad articoli precedenti e un esercizio:
- Fare il prezzo giusto dell’artigianato
- Farsi pagare il giusto, riflessioni.
- Calcolare i prezzi: non fare i conti in tasca al cliente
- Prezzi: perché il gioco al ribasso penalizza tutti
- Illustrazioni: che prodotti vendere e che prezzo fare?
- 4 P per comunicare il fatto a mano
Se dopo aver letto questi articoli ti sono venuti dei dubbi sui tuoi prezzi, è il momento di riguardarli e aggiustarli. Considera che, se vendi sottoprezzo, ad ogni vendita che fai stai perdendo dei soldi. In pratica stai lavorando a gratis, ugh. Ribadisco per la centocinquantesima volta (una più, una meno) che se non vendi, il problema, di solito, non è il prezzo ma risiede in uno (o tutti) questi aspetti: target, branding, storytelling, seo, prodotto.
Esercizio
Ora riprendi le vendite natalizie dello scorso anno (ottobre-dicembre)* e chiediti:
- Di quanto potresti aumentare il prezzo del prodotto i prodotti?
- E quanto di più guadagneresti aumentandolo?
Esempio: se hai fatto 100 vendite, se aumenti di 1 euro ogni prodotto (cifra irrisoria per chi compra) tu, a parità di vendite quest’anno, guadagneresti 100 euro in più. Se aumenti di 3 euro, cifra sempre irrisoria, guadagneresti 300€ in più. E così via.
(* oppure le vendite dei mesi di picco della tua attività)
So che c’è una certa resistenza ad aumentare i prezzi, spesso mascherata da considerazione per l’acquirente. Se puoi permetterti di dire “mi dispiace far pagare di più i miei clienti” è probabile che tu non abbia bisogno di fare questo lavoro per vivere; se pensi che il prezzo basso sia fare un favore ai clienti, forse gestire un’attività non è la strada giusta per te. O forse è solo la tua insicurezza che parla, hai paura che aumentando i prezzi non venderai più… quindi torniamo a qualche riga qui sopra (il problema non è il prezzo).
Non sto dicendo di “speculare” sulle vendite natalizie (qualcuno lo ha pensato, ci metto la mano sul fuoco) ma di fare una strategia dei prezzi che permetta alla tua attività di prosperare.
Qualsiasi sia la tua strategia di prezzo nel periodo natalizio (aumentare o fare sconti), l’importante è che tu abbia fatto bene i calcoli in maniera che la tua attività sia ottimizzata per le tue esigenze. Con “ottimizzata per le tue esigenze” non intendo solo che ti permetta di sopravvivere del tuo lavoro e che cresca di anno in anno, ma anche che ti permetta di non ammazzarti di lavoro.
Se per guadagnare 1000€ devi lavorare 50-60-70 ore settimanali, un dubbio dovrebbe venirti, ovvero che ti stai sottopagando. Per quanto tempo puoi andare avanti così?
Prendi come unità di misura l’anno invece di mesi o trimestri: se il grosso delle tue vendite si concentra nel periodo natalizio, forse aumentare i prezzi per massimizzare gli introiti e non uscire distrutta dal periodo natalizio, non è una brutta idea e ti può aiutare a raggiungere la cifra annuale che hai come obiettivo.
L’ultimo aspetto che voglio sottolineare è quello della sostenibilità. Oramai mi sembra chiaro che sia venuto in maniera inequivocabile il momento di comprare di meno, sia per l’ambiente che per la situazione economica causa COVID19, e puntare tutto sulla durabilità dei prodotti.
Chiediti: Quanto dura il tuo prodotto? E quante volte i clienti torneranno a comprare da nel corso dei prossimi mesi/anni? Quanti prodotti punti a vendere in un anno? In che percentuale saranno acquistati da nuovi clienti e in che percentuale da vecchi clienti?
Nella decisione del prezzo dovresti prendere quindi in considerazione le esigenze della tua attività, la situazione del mercato e dei concorrenti; per quanto riguarda il cliente, dovresti sia scegliere un target che possa permettersi di acquistare artigianato sia lavorare su un prodotto che risponda a delle esigenze molto specifiche, per ottenere le quali il cliente sarà disposto a spendere il prezzo che farai (vedi lezione su target/nicchia).
Spero sia tutto chiaro, sai che se hai bisogno di aiuto puoi prenotare una mia consulenza di un’ora oppure la consulenza 2 mesi, in cui affrontiamo tutti gli aspetti (e anche di più) di questo bootcamp.
Condividi gli esercizi sui social con l’hashtag #NataleNonTiTemo, così potrai confrontarti con altr* che stanno facendo questo percorso. No, non devi mandarmi gli esercizi, no non è obbligatorio condividerli, no, non li correggerò.
Per ricevere le prossime lezioni direttamente nella tua casella di posta puoi iscriverti per la ricezione via mail degli articoli compilando il modulo a destra (o in fondo alla pagina, se navighi da mobile), le troverai comunque tutte sul blog andando su #NataleNonTiTemo.
Dai che manca poco alla fine del bootcamp (e anche a Natale)!