Quello che faccio piace ma non vendo: perché?

Quante volte ti è capitato di ricevere immensi complimenti a una tua creazione senza poi venderla? Tutti che dicono bella bellissima e poi sta ancora lì, ad occupare spazio nel tuo magazzino (che poi è probabilmente il tuo soggiorno o un altro angolo impropriamente okkupato di casa tua).
Quante volte sei rimasta ipnotizzata ed esaltata a guardare le statistiche del tuo negozio online o dei tuoi social, esultando per i numeroni, salvo poi chiederti come mai nessuno dei tanti abbia mai comprato da te?
Non ti preoccupare, la tua è una situazione comune a molti. E so anche quello che ti passa per la testa: che hai i prezzi alti o che nessuno capisce davvero quello che fai.
In realtà i motivi per cui non vendi possono essere diversi, per cui semplificare è davvero rischioso e controproducente.
Vado ad elencare le diverse situazioni, cerchiamo insieme di ragionare per capire cosa potrebbe essere andato storto:

1. Hai tante visite al tuo negozio e ai tuoi prodotti, le tue stats fanno BOOM, ma il portafogli fa GNEGNE.

Ho conosciuto tante tante ma tante persone in passato ossessionate dalle statistiche del proprio negozio. Tipo che se un giorno avevano 10 visite in meno passavano le ore a dissezionare le possibili cause, o si disperavano se d’improvviso avevano 500 visite al giorno invece di 1000.
Il fatto è che quelli sono numeri che fanno bene all’ego ma non al conto in banca. Con 1000 visite non ci paghi le bollette né ci puoi fare la spesa. L’obiettivo della tua attività non è avere miliardi di visite ma vendere vendere vendere.
Quale potrebbe essere il problema quindi?

  • La SEO: hai messo male le parole chiave e attiri persone che non sono realmente interessate al tuo prodotto.
    Esempio: se vendi prodotti di lana (sciarpe, maglioni, cappelli, coperte) e metti parole chiave come “lana merinos”, “lana filata a mano”, finirai per attirare chi cerca lana per i propri progetti e non vuole quindi acquistare i prodotti finiti.
    Ricontrolla tutta la SEO, cerca le parole chiave che descrivono dettagliatamente il tuo prodotto e che pensi saranno usate dai tuoi clienti e attendi fiduciosa. Meglio 10 visite al giorno di persone che comprano o compreranno, piuttosto che 1000 di gente che non diventerà mai tuo cliente.
  • Le foto: fai delle foto talmente fighe che le persone entrano nel tuo negozio per guardarle, però poi non sono interessate al prodotto in sé e quindi se ne vanno. O ti scrivono perché vogliono una stampa della foto. Non dico di fare foto brutte, solo di fare foto belle E che mettano in risalto il tuo prodotto.
    Oppure la gente ti trova, entra nel tuo negozio perché hai proprio quella cosa serve loro ma hai messo solo una foto, magari così così, non fai vedere altri dettagli e, ciliegina sulla torta, hai una descrizione di due righe. Dato che le persone non possono toccare il prodotto, devono poterlo vedere da ogni angolo, davanti, dietro, dentro, sotto, insomma devono quasi immaginare di averlo tra le mani. Metti tutte le foto che servono a ottenere ciò.
  • Il target: non hai ben chiaro a chi vuoi vendere, quindi la gente arriva nel tuo negozio, poi però non capisce bene con chi stai parlando e se ne va. Non si sentono presi in causa, non hai scelto una nicchia e di conseguenza la tua comunicazione è vaga, non raggiunge chi deve raggiungere (il tuo target). Riprendi il mano il branding e affina tutto: cliente ideale e mission in particolare.

2. Riscuoti gran successo sui social, i tuoi prodotti fanno ?, ma il portafogli fa GULP.

Piovono cuori su di te sui post dei tuoi social, tutti si sperticano ma nessuno compra. E che è? E perché?

  • Non si capisce che vendi: lo hai scritto nel post che quel prodotto è in vendita? Scriverlo una volta su 10 non vale, non vale nemmeno aver messo il link al negozio da qualche parte nel profilo, perché la gente nel profilo non ci va, a meno che tu non ce la mandi.
    Se usi i social per la tua attività devi essere molto chiara e diretta, non puoi pretendere che le persone immaginino che vuoi vendere quel prodotto o che di propria spontanea volontà vadano a controllare il tuo profilo per recuperare il link al negozio. Rendi loro la vita facile, metti tu il link nel post o dì loro dove possono trovarlo. Te ne saranno grate!
  • Non si capisce che sono cose che fai tu: questo fraintendimento può nascere se sui social condividi spesso anche i lavoro altrui e quindi il legittimo dubbio è se il post riguarda un prodotto creato da te e quindi messo in vendita o meno. Mai dare niente per scontato, racconta cosa c’è nella foto, come lo hai fatto, perché e per chi. Non avere paura di essere ripetitiva, ci saranno sempre persone nuove che vedono quello che fai!
  • Non ti distingui abbastanza: fai cose bellissime, però sono simili ad altre e tante cose bellissime. Fare cose bellissime non è abbastanza, devi cercare la tua nicchia, devi differenziarti, altrimenti perché il tuo target dovrebbe comprare da te e non da un tuo concorrente?

3. Ai mercatini tutti si fermano a guardare il tuo banco, i passanti fanno WOW, ma il portafogli fa CHECCAZZ.

Questa l’ho sentita tante volte ed è un po’ una delle piaghe dei mercatini (l’altra sono le signore che guardano il prodotto, guardano il prezzo, e poi con aria schifata dicono: “questo lo so fare pure io” e se ne vanno). Perché succede ciò? Non è un complotto, forse è:

  • Mercatino sbagliato: non tutti i mercatini vanno bene per tutti. Dovresti scegliere quello con un pubblico che sia anche il tuo, altrimenti è normale che tu non venda niente: le persone vengono lì per altre cose. Per esempio: fai gioielli minimalisti e geometrici e vai a un mercatino dell’antiquariato. Nope.
  • Prodotti sbagliati: vai a un mercatino adatto al tuo brand, col tuo target, ma i prodotti che porti hanno qualcosa che non va per la situazione “mercatino”, per esempio sono troppo grandi e ingombranti (come fanno a riportarseli via?) oppure prevedono di essere provati e non c’è modo (niente camerini!). Non è che tutto può essere venduto ovunque, quindi se fai mercatini o fiere, pensa anche alla situazione in cui si troveranno i tuoi clienti e alle loro esigenze.
  • Prezzi sbagliati: tranne rari casi di mercatini con un pubblico selezionato e disposto a spendere, la maggioranza dei mercatini è frequentata da persone con un budget di spesa basso e che quindi, pur apprezzando quello che fai, non se la sentono di sganciare decine di euro. Questo non vuol dire che i tuoi prezzi siano alti o che tu li debba abbassare, solo che quei mercatini non fanno per te, a meno che tu non crei dei prodotti appositi da poter vendere in quel range di prezzo. Gli altri puoi proporli ai negozi, dove le persone si aspettano di pagare ben di più, o venderli sul tuo sito, facendo una comunicazione adeguata a farne percepire il valore.

L’unica cosa che puoi fare, cara mia, è quindi cercare di analizzare spassionatamente la tua situazione e cambiare gli aspetti che pensi siano causa di questi risultati. Probabilmente dovrai provare e riprovare prima di arrivare alla soluzione, mi raccomando però, fatti guidare dalla ragione e dal buonsenso e non dalle paure e dalle insicurezze, altrimenti rischierai di prendere decisioni sbagliate e non arrivare ai risultati sperati.

E se sei impelagata e non ne vieni fuori, io ti posso aiutare con le mie consulenze!

PS. Quella ritratta nell’immagine è la Sòra Camilla (tutti la vogliono e nessuno la piglia) 😛