Smettere di procrastinare è possibile
Tempo fa ho fatto un post su Instagram in cui mi auto-ricordavo (e ricordavo a chi mi segue) di smetterla di procrastinare. Sono da sempre una procrastinatrice, sono migliorata molto negli ultimi anni ma molto c’è ancora da fare.
Sono arrivate valanghe di commenti: a quanto pare, tra le creative, si aggira un fantasma e questo fantasma si chiama proprio PROCRASTINAZIONE.
Chi rimanda la creazione del negozio online, chi di lavorare a degli ordini, chi, addirittura, rimanda la vita, tutta, chi rimanda l’essere sé stessa, c’è chi procrastina una cosa sola e chi procrastina tutto, indistintamente.
Fatto sta che la procrastinazione, cronica o meno, è una “malattia” molto diffusa.
Come uscirne? Come smettere? Purtroppo non c’è una formula magica e, in questo caso più che in altri, si tratta di sola forza di volontà.
Perché procrastiniamo? Gli psicologi ci dicono che è un modo di auto-sabotarci per preservare la nostra autostima: finché non facciamo quella cosa (quella lì, quella che rimandiamo da giorni e mesi e anni, quella che ci piacerebbe fare ma ci caghiamo sotto e quindi “la farò domani”), non sappiamo come andrà. E finché non sappiamo come andrà, il nostro ego è salvo, la nostra autostima, già bassina, non scenderà sotto zero, non ci sentiremo fallite perché il prodotto non ha venduto o la newsletter non è stata letta da nessuno.
“Non c’è nulla di così faticoso come sostenere l’eterno peso di un compito non concluso.” William James
So che già li sai, ma ti dò tre motivi per smettere di procrastinare:
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Rimandare a domani quello che potresti fare oggi genera ansia e l’ansia non fa bene né alla mente né al corpo. Sai che devi fare quella cosa però la rimandi perché non hai voglia di farla ora e allora continui a pensare che la dovresti fare e continui a rimandarla, e pure quando hai tempo ti blocchi, perché… perché oramai se entrata in un loop ansiogeno per cui quell’azione, seppur facile, è associata dal tuo cervello a uno stato d’ansia. Ti vengono le palpitazioni e ti viene l’insonnia. Ti sembra un modo di vivere?!
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Rimandare a domani quello che potresti fare oggi provoca un effetto valanga, se procrastini tante cose ti ritroverai a un certo punto a correre dietro a pezzi impazziti di roba da fare e ti ridurrai allo sfinimento (ce l’ho). Oppure provoca un effetto lente d’ingrandimento: quella cosa, una sola, che vorresti o dovresti fare e non fai, diventa sempre più grande nella tua mente, finché occupa tutto lo spazio, è una cosa immane e tremenda, e vorresti solo nasconderti ma non puoi, perché è nella tua testa (ce l’ho) e non lascia spazio a nient’altro. Non concludi più niente, perché continui a pensare a quella cosa, che però non fai.
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Rimandare a domani la cosa che stai rimandando, qualsiasi essa sia, per paura, pigrizia o (presunta) mancanza di tempo, sposterà solamente il momento in cui dovrai farla e, non solo!, sposterà in avanti anche i risultati benefici che otteresti facendola. Stai rimandando le foto dei nuovi prodotti? Finché non le fai, non li puoi mettere in vendita e finché non li metti in vendita non saranno acquistati, finché non saranno acquistati non ti entreranno soldi. Se non ti entrano i soldi non puoi fare tutte le cose che si fanno coi soldi, come pagare le bollette, comprare un vestito nuovo o andare in vacanza.
Insomma, come si fa?
L’unico modo è abituarsi alla NON-procrastinazione, cosa che io sto cercando di fare, con alterni successi, da un po’ di tempo.
Quando nella mia testa compare la frase luminosa “lo farò domani” SO che quella cosa la devo fare ora, ma tipo, SUBITO, senza por tempo in mezzo, senza pensare, orsù, corri corri, immediatamente, falla falla falla!
“Lo farò domani” fa scattare il campanello d’allarme anti-procrastinazione, che suona fortissimo e allora mi sforzo di non procrastinare. Ci riesco sempre? Certo che no, ma devo dire che, dài e dài, sono un po’ migliorata. Se ogni volta (o almeno una volta ogni due), invece di cedere alle lusinghe di “lo farò domani”, ti impunti per fare la cosa ORA, la non-procrastinazione diventerà un’abitudine, farai sempre meno fatica, la frase malefica comparirà sempre meno nella tua testa e, quando lo farà, sarà meno luminosa di prima, quindi tu concluderai sempre più progetti e, un giorno, ti accorgerai che no, non stai procrastinando più.
WOW! Magia?
Non credo proprio. Hai soltanto rieducato il tuo cervello a non procrastinare.
Se procrastinare per te è un problema, vorresti essere più organizzata per realizzare gli obiettivi del tuo lavoro creativo, ho creato un corso per te che chiama ORGANIZZATI!
Questo post è tratto dalla mia newsletter inviata il 2 marzo 2018.