4 Consigli su Instagram Stories per il tuo brand

È passato circa un mese dall’introduzione di Instagram Stories e ho pensato fosse arrivato il momento di condividere le mie considerazioni sul suo uso a fini di promozione per i piccoli brand artigianali (e non).


Ho passato le ultime settimane a cercare crafter e creativi che lo usassero in maniera innovativa o realmente funzionale per il proprio brand, ho seguito decine di persone, guardato centinaia di foto e video – immaginami all’alba, gli occhi appena aperti, a sfogliare storie su storie, su storie; sì, è così che passo spesso la prima mezz’ora dopo il suono della sveglia: tra i sogni e le foto di Instagram, che mi aiutano a iniziare la giornata, fantasticando su luoghi meravigliosi.

Tornando a IG Stories, quello che ti posso dire è che, secondo me, ci sono ancora pochissimi artigiani che hanno capito le potenzialità di questa nuova funzione. Nuova fino a un certo punto, perché è una scopiazzatura di Snapchat, ma la stessa cosa posso dirla per il social dei gggiovani: pochi creativi lo usano per comunicare il brand in maniera efficace e *coff coff* poco noiosa.
Ci sta, sono strumenti nuovi e ci vuole un po’ per imparare ad usarli, farli propri e adattarli alla propria comunicazione. Intanto, guardando soprattutto i grandi brand e gli influencer del mondo della fotografia, mi sono fatta un’idea di come Stories potrebbe essere utilizzato in maniera efficace per comunicare il proprio brand.

1. Racconta delle storie

Questa funzione non si chiama Stories per caso, o solo per copiare le storie di Steller o Snapchat. Nelle parole del blog di Instagram, Stories “ti permette di condividere tutti i momenti della tua giornata, non solo quelli che vuoi tenere nel tuo profilo. Man mano che condividi foto e video, essi appaiono insieme nel formato di presentazione: la tua storia.
Se lo usi per il tuo brand, quindi, pensa a cosa vuoi raccontare e cerca di tradurlo in una sequenza di foto e video che, come capitoli di un libro, portino chi guarda a scoprire il mondo del tuo brand.

Dopo tanto guardare, ho capito che l’ideale è avere almeno 3 segmenti, che sono davvero il minimo sindacale per raccontare qualsiasi cosa (altrimenti metti una solo foto o un video nel profilo, no?), così che quando faccio tap tap tap ho il tempo di accorgermi che sto guardando qualcosa che mi può interessare e, nel caso, fermarmi, tornare indietro, gustarmelo per bene.
Ricorda sempre che su IG la fruizione dei contenuti è velocissima, hai pochissimo tempo per acchiappare chi guarda! Fare delle storie lunghe ti permette di allungare questo tempo prima che l’utente passi alla storia successiva.

Una cosa a cui dovresti fare particolare attenzione, è spiegare quello che accade. Che il video sia con audio o meno, che la foto ti sembri chiarissima, scrivi qualcosa per contestualizzarlo perché:
1) chi guarda potrebbe avere l’audio disattivato e quindi non capire un tubo
2) le puntate precedenti potrebbero essere svanite (le storie scadono dopo 24h)
3) quello che per te sembra chiaro e scontato può non esserlo per chi sta guardando.
Se il segmento è importante, metti una parola o una frase che ne riassuma il contenuto così chi guarda ha la possibilità di capirlo e, nel caso dei video, alzare il volume.

Su Stories non ci sono i filtri scemi di Snapchat (qualcuno dirà meno male) ma puoi comunque divertirti con scritte, emoticon e disegnini. Se hai remore: le persone se lo aspettano. Vai tranquilla! Puoi arricchire le foto, sfogare il tuo lato giocoso, divertire chi ti segue, mettere in evidenza un particolare nella foto o nel video, insomma è una nuova dimensione da esplorare al grido di FUN FUN FUN! Scegli uno stile (più sobrio, meno sobrio) che sia adatto al tuo brand e mantienilo nel tempo, e crea un’esperienza per chi guarda che si avvicini sia alle sue aspettative sia a quanto vuoi comunicare col tuo brand.
Quando incontro storie senza disegnini, scritte, emoticons, la mia soglia di attenzione si abbassa e scorro via davvero veloce (che noia!). Gli elementi giocosi possono quindi diventare uno strumento per catturare lo sguardo e l’attenzione dei tuoi follower, trattenerla e portarla sui dettagli che vuoi tu.

2. Tieni presente il tuo target

Se usi IG per il tuo brand, puoi davvero sbizzarrirti. Innanzitutto, non devi per forza fare foto o video fichissimi, puoi improvvisare un po’. Poi, mostra quello che i tuoi follower non potrebbero altrimenti vedere (e non intendo selfie mentre fai la doccia) senza paura di condividere troppo spesso, tanto tutto sparisce in 24 ore.

Chiediti “Cosa interessa ai miei fan?” perché può essere che i tuoi fan non siano interessati a vedere cosa mangi a colazione mentre vorrebbero sapere a cosa stai lavorando. O viceversa. Non c’è una formula, ogni brand è diverso, quindi o conosci già il tuo target e vai un po’ sul sicuro o puoi fare un po’ di esperimenti e non limitarti solo a gatto-colazione-gatto-pranzo-gatto-cena-gatto come hai fatto finora (sorry, ho visto troppi gatti su IG stories! E io amo i gatti!).

Secondo me la regola numero uno è: vizia i tuoi follower. Premia chi guarda le tue storie, dato che probabilmente farà parte del gruppo dei tuoi fan più accaniti, e offri promozioni, preview di nuovi prodotti, work in progress e backstage della tua attività. Approfitta della natura effimera delle storie e lancia ogni tanto codici sconto che durano solo 24 ore, così chi ti segue sarà invogliato a guardarle per raccoglierli al volo.

3. Cosa evitare

Secondo me ci sono delle cose che potresti evitare, ovvero:

  • Mettere nelle Stories le foto che metteresti nella gallery, ovvero foto belle belle belle. Quelle vanno in gallery no? A meno che non siano cruciali per il racconto che vuoi fare. Quando ne incontro nel mio tap-tap-tap trovo che stonino sempre un po’, come quando vai a una festa e ti accorgi di essere vestita troppo bene rispetto agli altri.
  • Foto o video sfocati: ok che le foto non devono essere belle ma foto e video sfocati impediscono di capire cosa si sta guardando. Ugh.
  • Sequenza a caso di foto-video: eh? Che stai a di’? I segmenti durano pochi secondi quindi mettere roba a caso non è il modo migliore per tenere incollato allo schermo chi guarda e raccontare una storia.
  • Scritte troppo lunghe: se scrivi un papiro è probabile che io non ce la faccia a leggerlo nei pochi secondi a disposizione e quindi ciaone. Certo, puoi chiedermi di mantenere premuto il ditino sullo schermo per mettere in pausa lo slideshow, ma sappi che lo farò solo se quanto scrivi è MOLTO interessante. Ecco, appunto, ciaone.
  • Foto e video non riconoscibili: ho notato un certo piattume per cui, tranne rari casi, quando passo da una storia all’altra a volte non me ne rendo conto. E questo non va bene! Trova un modo per accertarti che chi inizia una tua storia capisca che sta guardando la tua storia e non quella di un qualsiasi altro utente.
 

4. Impara dai migliori

Infine, ci sono brand, influencer e semplici utenti che fanno un uso eccellente di IG Stories, seguili e spiali per vedere come si muovono loro e imparare qualcosa di utile per te:

  • @Instagram: tutorial, dietro le quinte e takeover di influencer, è sempre divertente vedere le loro storie condite di disegnini e emoticon.
  • @EtsyUk: eventi targati Etsy, vita in ufficio, i maker in azione, trasmettono il brand in modo efficace.
  • @Perfect_Interval: questo è un profilo personale ma secondo me lui è molto bravo a raccontare la sua città (Edimburgo) e la sua passione (la fotografia), è sempre divertente guardare le sue avventure in giro per la Scozia o anche solo seguirlo mentre fa jogging. E poi ok, è carino.
  • @Kpunkka: questo giovanissimo fotografo ci porta in giro per il mondo e ci racconta la natura che tanto ama, con tutti i retroscena delle sue splendide foto; si demistifica e ci fa vedere quanto a volte dietro una foto fighissima ci sia un sacco da raccontare: cavalletti in bilico su precipizi, grandi sudate per arrivare in cima a un monte, notti all’addiaccio.
  • @MySelfie Cottage: Rita non si smentisce mai e le sue storie sono perfette per il suo target, con un mix di vita personale, dietro le quinte, anticipazioni che non possono che deliziare chi la segue.
  • @PrettyInMad: Erika ha da subito adattato IG Stories alla comunicazione del suo brand e, come fa su Snapchat, lo usa per raccontare la sua giornata da crafter, far vedere a cosa sta lavorando, mostrare le anteprime dei nuovi prodotti, il tutto con uno stile coerente e costante che la rende le sue storie immediatamente riconoscibili.

Tu stai usando Stories per il tuo brand? Quali contenuti condividi? Hai un brand che lo usa benissimo da consigliarmi? Raccontami tutto nei commenti!

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