Forum per gli artigiani
A volte i progetti ci mettono mesi, se non anni, a venire alla luce. Spesso mi accade di avere delle intuizioni e delle idee su cui poi rimugino e rimugino, finché non arriva il momento giusto per esporle al mondo. Se un’idea mi sembra fatta e finita subito, spesso ne diffido, perché è passeggera.
Le idee migliori, per quanto mi riguarda, sono quelle ponderate, che nascono come intuizioni e poi maturano nel retro della mente, sui quaderni di appunti, durante le notti insonni e hanno radici sia nella ragione che nel sentimento, fino ad assumere contorni definiti e durevoli. È allora che possono essere lanciate per il mondo.
Con il Circolo degli artigiani mi è accaduto proprio così e, pure quando sono andata a scegliere il nome, avevo così ben chiara in testa l’immagine di questo posto immaginario, che ci ho messo davvero poco a trovarlo.
Ma cos’è questo circolo? Ora ti racconto.
Cos’è il Circolo degli artigiani
Il Circolo degli artigiani è un luogo virtuale, in cui artigiani e creativi possono incontrarsi e discutere.
Nello specifico, è un forum che risiede sul mio sito, quindi puoi frequentarlo comodamente da casa tua, anche se sarebbe bello fosse un posto da frequentare in carne ed ossa. Chissà, prima o poi… Per renderlo il più reale possibile, ci sono delle stanze e in ognuna si posso fare attività diverse, come presentarsi, parlare di Etsy, della vendita online in generale, degli strumenti che usiamo, o anche solo fare due chiacchiere.
Mi piacerebbe che il Circolo fosse un luogo di incontro, discussione e confronto, sui temi della vendita online per artigiani e creativi.
Perché un forum
Quindi, il Circolo è uno spazio per parlare. Niente di nuovo, dirai tu, e infatti, ti dico io, niente di nuovo, fin qui.
Anzi, è qualcosa di vecchio, al limite del vintage, e già visto, perché ho una certa età e l’internet lo frequento da quasi vent’anni (gulp) e ho sempre fatto parte di comunità virtuali.
Anzi, è qualcosa di vecchio, al limite del vintage, e già visto, perché ho una certa età e l’internet lo frequento da quasi vent’anni (gulp) e ho sempre fatto parte di comunità virtuali.
La prima è stata la mailing list di Smemoranda, nata intorno alla rivista Dire Fare Baciare (che adoravo, se qualcuno se la ricorda alzi la mano) e che è stato il primo esempio che io ricordi di branding e uso di internet fatto bene, per creare una community intorno a un prodotto.
Dopo le mailing list sono arrivati i forum, che erano sui siti che trattavano argomenti precisi.
Il primo forum che ho frequentato è stato quello del primo portale italiano di poesia (non ricordo il nome) che aveva raccolto un bel gruppo di persone, almeno finché è durato.
Non sto a raccontarti tutti i forum che ho frequentato, quindi avanti veloce fino al 2010, quando entrai nel forum su Etsy dell’Etsy Italia Team: avevo aperto il negozio da poco e per fortuna sapevo dell’esistenza dei team, così cercai quello italiano e, quando ci ripenso, ancora mi do le pacche sulla spalla, perché è stata probabilmente la mossa più furba che io abbia fatto negli ultimi vent’anni.
Non esagero nel dire che il team mi ha cambiato la vita, perché, incontrando persone gentili, disponibili, generose, oltre a riprendere fiducia nell’umanità, riuscii a far funzionare il negozio online, cosa che mi ha portato qui dove sono ora.
Se penso a un forum ideale, quindi, penso all’Etsy Italia team di quando ci sono entrata, pieno di entusiasmo e giocosità, incoscienza e voglia di fare, pieno di persone disponibili ad aiutare, senza gelosie né competizione.
Momento Amarcord a parte, il vantaggio dei forum, rispetto, ai gruppi Facebook, è secondo me triplice:
Momento Amarcord a parte, il vantaggio dei forum, rispetto, ai gruppi Facebook, è secondo me triplice:
1. Il processo di registrazione è un pelo più complesso, cosa che elimina già una parte di persone che non sono davvero interessate a interagire e confrontarsi, e che invece entrano nei gruppi con un click (poco impegno = poco investimento).
2. Non offre le distrazioni che invadono i social, ovvero le malefiche notifiche che ti portano via da quello per cui sei entrata e ti fanno dire, dopo un’ora, “Ma che ci sono venuta a fare qui???” senza aver completato quello che dovevi fare, tipo, aggiornare la tua pagina Facebook. E parlo per esperienza.
3. Stare sui social comporta specifici stati mentali. Purtroppo non ho studi a corroborare questa mia teoria, magari prima o poi qualcuno la conferma (o la smentisce). Sui social si entra in una modalità superficiale e impulsiva per cui si consumano le informazioni molto in fretta e si riflette davvero poco prima di scrivere e premere invio, che sia per uno status o per un commento. C’è sempre poi l’opzione di poter modificare o cancellare il post, che ci assolve dal dover pensare prima.
Insomma, i social sono costruiti in maniera da favorire determinati comportamenti che, se si agisce in una comunità, dovrebbero invece essere disincentivati, come il parlare prima di pensare, dire cose maleducate, rivolgersi alle persone con poco rispetto, non prendersi la responsabilità di ciò che si dice.
Tutto ciò ha contribuito, nel tempo, a creare un clima poco propizio al confronto costruttivo. La mia speranza è che, eliminando il contorno del social, cambi anche l’approccio e la mentalità con cui i partecipanti contribuiranno alla discussione.
Tutto ciò ha contribuito, nel tempo, a creare un clima poco propizio al confronto costruttivo. La mia speranza è che, eliminando il contorno del social, cambi anche l’approccio e la mentalità con cui i partecipanti contribuiranno alla discussione.
Infine, è da almeno un anno che sento persone a destra a manca che si dicono stufe dei social; anche io ho limitato grandemente il tempo che vi trascorro, senza contare che sto mettendo in dubbio un sacco di meccanismi e pratiche date per scontate. I social dobbiamo usarli per lavoro ma non devono prevalere su ogni aspetto della nostra vita, sia personale o di brand, quindi il Circolo è il mio tentativo di trovare una strada diversa, una strada vecchia che forse era meglio della nuova.
Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che perde e non sa quel che trova.
Per CHI è il Circolo degli artigiani
Il Circolo è per gli artigiani, designer autoproduttori, crafter, che vogliono mettersi in relazione con colleghi allo stesso livello di esperienza nella vendita online e nella gestione dell’attività.
Se non ti ritrovi in questa riga di descrizione, il Circolo non fa per te! E tutti gli altri? Ci sono già tante comunità per i grafici, per gli illustratori e per gli artisti, che trattano tematiche specifiche su tutti gli aspetti di queste attività, quindi il mio consiglio è di cercarle e frequentarle.
Se vuoi unirti al Circolo comunque, ok, basta che tu sia consapevole che non potresti trovare tutti gli argomenti che ti piacerebbe trattare.
Inoltre il Circolo è chiuso, nel senso che ci sarà una selezione basata sul fatto se hai la PIVA o meno, se vendi online o meno. Questo perché vorrei evitare che fosse preso per una sorta di assistenza gratuita per domande le cui risposte si possono trovare tranquillamente online (probabilmente nel mio blog, nei miei ebook).
Una cosa che ho notato è che il confronto tra pari, dopo aver passato il primo stadio di avvio dell’attività, è fondamentale per crescere come brand. Solo chi è nella stessa barca sa cosa vuol dire mandare avanti un brand da soli, gestire la burocrazia, le tasse da pagare. Ci sono già tantissimi gruppi su Facebook e anche team su Etsy che sono di supporto a chi muove i primi passi nella vendita online, mentre chi ha già un’attività più o meno avviata non ha molti spazi dedicati.
Per chi NON è il Circolo
Ricapitolando, il Circolo non è per chi è un hobbista e non ha intenzione di fare sul serio con la propria attività creativa, e non è adatto a chi non rientra nella descrizione di cui sopra (artigiani, autoproduttori, crafter).
Se pensi di trovare risposte facili, soluzioni semplici, segreti svelati, formule magiche, il Circolo non fa per te
(e nemmeno il mio blog o le mie consulenze!) perché, mi spiace, la vendita online non funziona così.
Solo chi sa che dovrà farsi il mazzo e vuole farlo in compagnia, insieme ad altri pellegrini sulla strada, spesso lunga e piena di ostacoli, dei brand creativi, troverà nel Circolo un posto utile.
Se non hai voglia di scrivere, di condividere informazioni, se pensi che ci sia solo competizione e non collaborazione tra colleghi, meglio se non fai richiesta.
Se non hai voglia di scrivere, di condividere informazioni, se pensi che ci sia solo competizione e non collaborazione tra colleghi, meglio se non fai richiesta.
Cosa troverai nel Circolo
Persone che stanno facendo il tuo percorso di vendita online dei propri prodotti creativi e vogliono confrontarsi con i loro pari. Ci troverai la sottoscritta e la mia nuova collaboratrice Silvia ❤️ in veste di moderatrici e aizzatrici di dibattiti costruttivi. Abbiamo creato gli spazi per accogliere informazioni, strumenti, riflessioni sul lavoro degli artigiani 3.0 ma anche angolini pacifici in cui fare due chiacchiere su libri, film e serie tv.
Se hai acquistato consulenze da me, accederai anche a una sezione speciale con scaricabili e risorse esclusive.
Cosa NON troverai nel Circolo
Assistenza personalizzata da parte mia o degli altri partecipanti, risposte facili, soluzioni semplici, segreti svelati, formule magiche (sì mi ripeto, per rendere chiaro il concetto), polemiche, cafoneria, distrazioni malefiche.
Allora, ci vediamo lì?