Imparare ad usare Instagram dalle booklover

Tempo fa mi sono imbattuta su Instagram in alcuni profili di appassionate di libri. Non so se ti è mai accaduto di incrociare questi account: si tratta di ragazze che vanno dai 15 ai 25 anni i cui account ruotano esclusivamente intorno ai libri.
Noioso? Beh, alcuni di questi account, spesso di sedicenni che vanno ancora a scuola, sono super seguiti (decine di migliaia di follower, mica pizza e fichi) e hanno una community molto forte.
Mi sono messa di punta a studiarne un po’ per capire questo fenomeno e ho cercato di trarne alcuni insegnamenti che potrebbero essere utili anche a te, mia cara crafter (e a me!).

Ecco le mie osservazioni:

  1. Lo fanno per passione. Queste ragazze amano i libri. Li amano tantissimo, li amano come oggetti, amano le serie e gli autori, sono appassionate e quindi questo traspare, i loro account hanno tantissimi follower e tantissime interazioni, vere!
    Commenti veri e non i soliti inutili “i like it” o “supercool” che tanti di noi si ritrovano a sfilza sotto alle foto. Sotto i loro post trovi discussioni sull’oggetto del post, ovvero, libri, e mi è sembrata una cosa degna di nota.
  2. Scrivono tanto. Molto spesso i loro post sono lunghi, a volte lunghissimi: raccontano cose. Non è detto che siano inerenti il soggetto della foto (libri) a volte sono stralci di quotidianità, altre frustrazioni adolescenziali, ma in ogni modo comunicano il loro mondo e il loro seguito risponde in abbondanza e con amore.
  3. Interagiscono molto. Rispondono ai commenti, fanno domande, insomma instaurano un dialogo con i follower e i follower di conseguenza le adorano. Non si limitano a mettere degli hashtag (invero ne usano pochi) o descrivere quello che c’è nella foto.
  4. Propongono contenuti interessanti per chi le segue. Ok, mi dirai: per loro è facile perché probabilmente non hanno il problema della ricerca del target dato che parlano di una passione e si rivolgono a chi condivide tale passione; ok ti rispondo, hai ragione, però possiamo capire comunque come fanno. Secondo me la loro forza è nella monotematicità: parlano di libri, fotografano libri, e no, i follower non si stancano, perché sono lì per i libri. Questo potrebbe farci riflettere un po’, no?
  5. Fanno belle foto o foto adatte al loro pubblico. Le loro foto sono mediamente belle (non eccelse, bada!) ma sono soprattutto adatte al loro pubblico: foto di libri, libri con tè, libri con caffè, librerie, copertine di libri, e tutto quello che ruota intorno ai libri (pupazzi, magliette, accessori, candele…). I fan sono lì per i libri no? E loro quello fotografano.
  6. Collaborano tra di loro. Una cosa che mi è piaciuta molto è che collaborano molto tra loro: si rimpallano i follower, organizzano give away, creano discussioni su argomenti di interesse per i fan, insomma non sono delle bolle solitarie, e infatti quelle che ho intercettato hanno quasi tutte tantissimi follower, che probabilmente sono sempre gli stessi.
  7. Creano degli hashtag per i loro feticismi. Molte di loro sono brave a creare hashtag super seguiti per i feticismi dei book lover o per le loro iniziative. Quelli che mi sono piaciuti di più: #shelfie, ovvero le foto delle loro librerie. e #coverbuy, le foto dei libri comprati solo per la copertina.  Oltre a creare gli hashtag, li usano con costanza e discernimento – sì sto parlando con te che metti hashtag a cavolo, magari ogni volta diversi. SONO INUTILI! Ecco l’ho detto.

Insomma è un mondo da studiare quello delle booklover. Se ti va di farti un giro in questo mondo, vai a visitare @eviebookish, @booksthetics, @books_never_cheat, @book.lover14 (sono solo alcune!), magari anche tu scoprirai le candele al profumo di libri e gli abbonamenti per ricevere scatole mensili piene di oggetti a tema libresco (altro fenomeno interessante).


Ora racconta: quali lezioni trai da tutto ciò per il tuo brand?

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