Instagram: come usare gli hashtag e altri consigli
Oramai è innegabile, Instagram è IL social per chi fa handmade: permettere di raccontare il brand in maniera visiva, ha alte percentuali di interazione e, se il tuo target è giovine (under 35), puoi essere quasi sicura che vi troverai dei potenziali acquirenti.
L’unico inghippo è che tra avere un account e usarlo bene c’è di mezzo tanta roba: lo so bene. Il mio account del negozio non è ancora decollato, principalmente per mancanza di continuità; ho però studiato tanto e uso regolarmente IG da spettatrice, così che ho imparato tanto guardando i crafter più bravi di me; due per tutti: Rita (che ha scritto due post su IG che ti consiglio di leggere) e Caridad. Loro secondo me stanno facendo un lavoro egregio, usano IG in maniera creativa e infatti hanno anche dei buoni risultati. Brave!
Quanto segue è quindi quello che ho imparato osservando, studiando tantissimi articoli e seguendo un paio di workshop dei meravigliosi Instagramers Italia, la cui #IgersAcademy è un’occasione che non puoi perdere, se mai dovesse passare dalle tue parti.
1. Tagga bene
Non c’è niente che mi dia più fastidio delle hashtag a cavolo o, peggio, del tutto assenti. Se usi il tuo profilo a scopo professionale, si suppone che tu voglia essere trovata; e come si trovano i contenuti su Instagram? Con gli hashtag. Come capire quali hashtag usare?
No, quelle inventate da te non vanno bene, cara miss #stranifiltrinotturni o #lovemywork o #oramimangiounamela. Ovvio, le puoi mettere, basta che non siano le uniche: dovresti infatti inserire degli hashtag usati anche da altri, che siano adatti a quello che fai. Il principio è lo stesso della SEO: se usi parole che il tuo potenziale follower non userebbe, lui non ti troverà mai, e allora, what’s the point?
Puoi capire quali sono gli hashtag usati facendo così: scrivi una serie di parole chiave che si adattino ai tuoi prodotti, poi vai su websta.me e fai una ricerca.
Gli hashtag che interessano te sono quelli abbastanza specifici e abbastanza usati, così da avere un discreto giro di persone ma non devono essere sovraffollati, perché altrimenti il rischio è di sparire nel mare di immagini.
Faccio un esempio con le amiche di Pemberley Pond (ogni volta che vedo le loro tag mi viene voglia di dire parolacce); di seguito le parole chiave che potrebbero usare, con i link a websta.me dove sono indicati i numeri di post per hashtag e le hashtag che contengono la parola chiave cercata.
#Illustration > #illustrations #illustrationoftheday #illustrationart #illustrationgram
#Lettering > #letteringdesign #letteringart
#Handlettering
#Calligraphy > #calligraphyart
#Quotes > #quotestagram
#Literature > #literaturelover
#Art > #artist #artwork #arte #artoftheday #artsandcrafts
#Etsy > #etsyshop #etsyseller #etsystore #etsylove
#Handmade > #handmadewithlove
#Janeausten
Per quanto riguarda il numero di hashtag da usare: c’è chi dice massimo 10, chi dice massimo 20, sappi che più di 30 non puoi usarne. Io dico fai delle prove! Dopo un po’ ti accorgerai quali sono le tag che ti portano più gente.
NO, quelle tipo #like4like sono inutili, attirano solo gente interessata ai, guarda un po’, like e non a quello che fai!
2. Posta regolarmente ma non troppo
IG non è flickr né Facebook, sparare 5 foto di fila nella tua gallery non è il caso. Piuttosto dilaziona: una al giorno, due massimo, in orari diversi; giusto il National Geographic può permettersi di mettere 15 foto al giorno, perché sono tutte belle, varie e con belle storie. A meno che tu non sia in grado di produrre contenuti vari ed interessanti, di grande qualità in grande quantità, evita.
Puoi trovare gli orari migliori con Unionmetrics, che crea le statistiche del tuo account. Ottimo anche per capire quali sono le tag con cui ti trovano di più e i post con più interazione.
3. Non esagerare coi filtri
L’era dei filtroni IG è finita da un pezzo: è oramai universalmente riconosciuto che imbruttiscano le foto. Aggiusta i colori con gli strumenti di IG o usa delle app apposite: vscocam utilizza filtri ma sono tanti e belli; Photoshop Express (iTunes | GPlay store) ti aiuta a regolare curve livelli ecc, proprio come faresti con Photoshop; Snapseed (iTunes | GPlaystore) ha ulteriori funzioni avanzate, se ti senti audace provalo per migliorare le tue foto.
Cerca di mantere uno stile omogeneo e riconoscibile, controlla sempre che la foto che hai postato si inserisca bene nella galleria, ricordati di scattare alla massima qualità.
4. Coinvolgi i tuoi follower
Idea giochi, interagisci, re-posta magari le loro foto con i tuoi prodotti, falli sentire partecipi e racconta loro quello che fai e perché lo fai; non servono 20mila follower per avere un profilo Instagram di successo, come per ogni social, l’importante è che chi ti segue si senta parte della piccola community intorno al tuo brand.
ALTRI MICRO-TIPS:
1. Partecipa a contest e “giochi”, ad esempio quelli organizzati da Igers Italia, It’s My week, The jealous curator per farti conoscere e trovare nuovi follower.
2. Evita i collage, le foto dal telefono sarebbero troppo piccole da vedere!
3. Fai dei mini video per mostrare come lavori, per far vedere i tuoi lavori a 360° o dimostrare come si usano le tue creazioni.
4. Compila la tua bio con info utili a chi volesse comprare da te (email, negozio online, sito internet), per ora è solo lì che i link sono cliccabili.
5. Non mettere solo foto di prodotti, IG non è un catalogo!
6. Usa Evernote o altre app sincronizzabili su più piattaforme per scrivere le tag una volta sola e copincollarle all’occorenza.
Mi fermo qui; tu hai un account su IG? Come ti trovi? Raccontalo nei commenti! 🙂