Motivi per aprire il tuo e-commerce
In questo articolo ti spiegherò perché, se già vendi online, aprire il tuo sito ecommerce può essere una buona idea per evitare disastri, malditesta e perdita di tempo e denaro.
Per chi è questo articolo: creativi, artigiani, artisti, illustratori che hanno PIVA (o pensano di aprirla a breve) e che già vendono online su marketplace.
So benissimo che per chi inizia a vendere online l’idea (anche solo per la spesa) di aprire un proprio sito e-commerce sembra infattibile, e spesso sembra un impegno troppo grande anche per chi già vende in maniera proficua da tempo. Conosco moltə creativi che stanno su Etsy da anni e anni e non hanno mai sentito il bisogno di aprire il proprio sito. Altri invece partono direttamente da lì, perché sembra la scelta più sensata e professionale.
In entrambi i casi, come spesso ripeto, non c’è un’unica verità: si può benissimo vendere forever su un marketplace senza aver bisogno di altro e sì, può essere professionali vendendo solo su un marketplace, la professionalità non è data dal mezzo ma da come gestisci tu la tua attività.
Perché aprire il tuo e-commerce?
Parto subito rispondendo a questa domanda. Secondo me il motivo principale per aprire il tuo e-commerce è uno, ovvero avere la proprietà e il controllo totale sul tuo canale di vendita principale.
Infatti, se vendi su una piattaforma di proprietà di terzi, sarai sempre in balia delle scelte di suddetti terzi. Possono aumentare i costi (fee e ads), possono cambiare gli algoritmi di ricerca in modo che ti penalizzino, possono cambiare l’aspetto; possono, in sostanza, avere un impatto sul tuo lavoro e sui tuoi introiti senza che tu possa fare niente.
E questo è la norma, poi ci sono le situazioni eccezionali: possono chiuderti la pagina o il negozio, impedirti di fare pubblicità, bloccarti gli introiti, per motivi a volte oscuri e non è detto che siano situazioni risolvibili. A causa della cronica mancanza di personale, della massa di casi da processare e, a volte, della pura e semplice stronzaggine di chi sta dall’altra parte, non è raro che questi casi siano irrisolvibili nonostante la buona volontà di chi si ritrova bersaglio di tali a volte ingiustificate misure.
E cosa fai se chiudono o rendono inusabile il tuo canale principale di vendita? (Dada dadaaaan)
Appunto. Il problema è che, anche se queste situazioni possono sembrarti eccezionali e lontane dalla tua realtà, non è detto che non ti capitino. A volte basta poco: un algoritmo tarato male che valuti in maniera negativa i tuoi post o la tua pubblicità, una svista burocratica che fa partire un iter per cui ti bloccano il negozio in attesa di verifica che però è fatta grossolanamente o ci mette tanto ad arrivare, mentre tu perdi vendite e clienti.
Altra motivazione rilevante è che col tuo negozio e-commerce puoi trasmettere il tuo brand a 360° senza compromessi: scegli tu come visualizzare ogni contenuto, i colori, le immagini e i video, scegli tu dove metterli e se e quando cambiarli. Puoi incanalare lì il traffico da social e motori di ricerca senza paura che si disperda verso i concorrenti, puoi integrare una newsletter senza fare salti mortali carpiati, puoi progettare le pagine in modo che funzionino per il tuo brand e i tuoi prodotti.
Dove aprire l’e-commerce
Oramai ci sono tantissime opzioni, alcune delle quali anche DIY per gli avventurosi, curiosi e pazienti. Personalmente preferisco WordPress.org + Woocommerce, perché permettono insieme sia di avere molta libertà sia di integrare tante funzionalità e modularle in base alle tue esigenze. Per esempio puoi creare un e-commerce multilingua, oppure un e-commerce monoprodotto, puoi costruire pagine con scopi diversi con un layout diverso e sono integrabili con tanti servizi terzi (es. Mailchimp) per avere tutto ciò che ti serve in un posto solo. E fare i siti è divertente, mica come 20 anni fa che dovevo farli da zero o.O
Quanto costa aprire un e-commerce
Aprire un e-commerce, se lo fai fare a qualcuno che lo fa di lavoro e non a tuo cuggggino, non è economico. D’altra parte è un investimento per la tua attività, e probabilmente frutterà. Dato il lavoro che c’è dietro, meno di qualche migliaio di euro non può costare, dipende chiaramente dal professionista, da cosa ti serve, dalle funzionalità incluse, da eventuali traduzioni, copywriting, SEO, ecc. Se invece decidi di fare da te, ci sono tante opzioni, basta googlare, sappi solo che il risparmio in termini di denaro potrebbe essere solo apparente, perché dovrai spenderci del tempo per imparare a crearlo e i risultati potrebbero essere men che ottimali.
Come gestire più canali di vendita
Ricapitolando, apri il tuo e-commerce, e poi? Chiudi tutto il resto? No, certo che no. Ti faccio l’esempio classico: se hai già un negozio su Etsy, potrebbe non avere senso chiuderlo (se già vendi con regolarità), perché ti aiuta a raggiungere clienti che magari non ti troverebbero altrimenti. Quindi potresti differenziare il tipo di pubblico tra e-commerce proprietario e Etsy: il primo per il pubblico italiano e il secondo per il pubblico internazionale.
Il problema principale è il magazzino, ovvero evitare, soprattutto in caso di pezzi unici, che vadano soldout da una parte e rimangano in vendita da un’altra, rischiando poi di venderli. Stessa cosa per gestione ordini e fatture, più sono i canali di vendita e più, se fai tutto tu e vendi molto, hai probabilità di sbagliare qualcosa.
La soluzione definitiva non c’è, o meglio, ce ne sono diverse per diverse esigenze. Per esempio, ci sono strumenti (a pagamento) che sincronizzano il negozio Etsy con Woocommerce, oppure potresti semplicemente dividere i prodotti in maniera da averne diversi sui diversi canali, così da scongiurare il rischio di avere ordini su pezzi andati esauriti.
Consigli per il tuo e-commerce di artigianato
Cosa non può mancare nel tuo e-commerce / cosa può essere molto utile:
- L’integrazione della newsletter con automazioni diverse a seconda delle azioni dei visitatori o clienti sul tuo sito. Il classico esempio è il carrello abbandonato, che oramai è una funzionalità di tanti marketplace o piattaforme, ma col tuo sito proprietario puoi crearne altre, come per esempio inviare comunicazioni mirate a chi ha acquistato determinati prodotti, o inviare email con codici sconto dopo un tot di tempo dall’ultimo acquisto.
- L’importazione di inserzioni e recensioni. Quasi tutti i marketplace e piattaforme ti permettono di esportare i dati che hai inserito così che potrai importarli altrove. Etsy per esempio permette di esportare inserzioni e recensioni, così che non dovrai faticare due volte.
- Gestione ordini personalizzati tramite plugin appositi. Come ti dicevo, Woocommerce ha tanti plugin che ti permettono di fare tante cose, una di queste è la possibilità di creare delle inserzioni per prodotti personalizzabili in modo che includano molti aspetti, senza dover far compilare un modulo esterno al cliente, come so che tanti fanno ora (anche su mio consiglio!). In questo modo i clienti possono ordinare direttamente dal tuo sito, scegliendo i vari aspetti, e pagare, senza troppi giri. Cool!
Conclusioni
Come spesso dico alle mie clienti, l’e-commerce proprietario, se non un obiettivo a breve termine, dovrebbe essere almeno un punto di arrivo da mettere in agenda, perché credo sia imprescindibile per la crescita della tua attività.
A questo proposito sappi che ho ricominciato a fare siti e che puoi prenotare il tuo e-commerce qui. Puoi vedere il costo finale immediatamente scegliendo i servizi che vuoi includere e puoi pagare a rate (fino a 10).