Come promuovere il tuo brand handmade fuori dai social
Cara Crafter, quando si tratta di promozione dell’handmade devi sapere che non ci sono solo i social, le campagne su Google Ads o il volantinaggio.
La promozione può viaggiare anche su altri canali: il migliore resta sempre il passaparola, veicolato da un prodotto veramente figo e da una gestione del brand efficace (foto belle, customer care coccoloso), poi ci sono i magazine, i blog, le fiere, i negozi.
Come arrivare a questi canali? Di seguito i miei consigli:
I magazine
I magazine sono un modo fantastico per farsi promozione, perché spesso raggiungono un pubblico molto specifico. Non pensare ai magazine italiani generalisti: pensa ai magazine di settore, a quelli di nicchia, magari prodotti in copie limitate o digitali. Ce ne sono tantissimi, in tutto il mondo, l’unica cosa che devi fare è avere la pazienza di setacciare l’internet per trovare quello o quelli adatti al tuo brand. Puoi proporti per contribuire con un articolo o puoi scrivere dicendo che pensi che i tuoi prodotti sarebbero adatti per il magazine. Contatta i redattori e racconta la tua storia INTERESSANTE (tutte le storie sono interessanti, dipende da come sono raccontate!), corredata da almeno una foto bella di te e una di un tuo prodotto. Aggiungi link al tuo sito, blog o negozio e incrocia le dita. Evita di mandare mail copincollate, sii sempre personale e dimostra che sai con chi stai parlando.
Vedrai che le risposte arriveranno!
I blog
I blog che parlano di handmade e design sono virtualmente il posto ideale dove cercare promozione: hanno un pubblico già selezionato e attivo, abituato ad interagire e prendere in seria considerazione i contenuti proposti dal blog che seguono. Cerca i blog più adatti al tuo brand, ovvero i blog che abbiano il tuo stesso target; contattali per capire se ci sia modo di collaborare, prova coi bloggoni ma anche coi blogghini, a volte meglio 100 fedeli follower che un milione, se non altro perché i piccoli saranno più propensi a darti spazio. Come per i magazine, evita di mandare la stessa mail a tutti, personalizza ognuna con riferimenti personali così che si capisca che hai speso del tempo a capire con chi stai parlando, che conosci il blog e sai che c’è affinità. Sii precisa nelle tue richieste e breve nella tua esposizione: non sai mai quanto tempo abbia chi sta dall’altra parte e, per esperienza personale, le richieste vaghe indispettiscono un sacco perché costringono chi le riceve a sforzarsi di capire e a sentirsi obbligati a rispondere solo per chiedere ulteriori info.
Le fiere
Lo so, le fiere sono di solito molto costose, ma a volte ne vale davvero la pena. Come sempre, fai bene i compiti a casa e scegli la fiera perfetta per te, che sia la Milan Design Week o la Maker Faire Rome (a proposito, mi trovi lì la settimana prossima insieme ad alcuni negozi Etsy!) l’importante è che ci sia il giro giusto per il tuo brand. Per le fiere bisogna prepararsi con largo anticipo, il mio consiglio è di iniziare almeno l’anno precedente a risparmiare e informarsi, e poi qualche mese prima capire quanto materiale promozionale portare e come allestire lo stand. L’ideale è essere almeno in due, nelle fiere più affollate probabilmente non avrai abbastanza bocche e mani per parlare con tutti e gestire i clienti! Accaparrati un’amica volonterosa, un marito paziente, o assumi qualcuno. Alle fiere è davvero importante saper comunicare di persona, quindi se parlare con gli sconosciuti non è il tuo forte, esercitati a raccontare il tuo brand e i tuoi prodotti. Fai un bel calcolo dei costi e cerca di prevedere i ricavi, o quantomeno il ritorno in pubblicità, altrimenti rischi di andare pesantemente in rosso.
I negozi
Avere i tuoi prodotti nei negozi fisici può essere un buon modo di farsi pubblicità, soprattutto se sono in luoghi dove altrimenti non potresti mai arrivare, in Italia e all’estero. Come sempre, sii oculata nella scelta, proponiti a negozi che sai avere riguardo per i crafter, che hanno un target compatibile col tuo e magari sono abituati a comprare stock di prodotti invece che fare conto vendita (buuu per il conto vendita). Allarga la tua cartina geografica mentale, esci dall’Italia, i negozi di tutto il mondo sono a portata di click! Ad esempio in nord Europa ci sono tanti negozi di design e handmade che potrebbero essere interessati al Made in Italy; spingiti anche in America o Singapore o Australia, perché sono mercati ricchi e assetati di artigianato italiano.
Crea un portfolio / listino coi prezzi e le foto dei tuoi prodotti, fanne un PDF (puoi farlo con Canva!) o usa Issuu e scrivi a tutti i negozi della tua lista. Se nessuno risponde, riprova dopo qualche mese, può capitare che ci siano periodi in cui non abbiano bisogno di rimpolpare l’offerta o siano troppo occupati, soprattutto se sono negozi piccoli. Scrivere ogni sei mesi mi sembra un buon compromesso, per non essere bannata come spam. Dopo due tre volte che non rispondono però sarebbe meglio falciarli dalla lista e passare ad altri. Sii consapevole che per vendere ai negozi devi fare il 50% di sconto, quindi fai bene i tuoi prezzi altrimenti rischi di andare in perdita.