Come (non) scrivere un’email alle influencer
A un certo punto, nella vita di un piccolo brand artigianale, arriva il momento di proporsi per una collaborazione con un’influencer. È obbligatorio? Certamente no, ma può essere una buona idea per allargare il proprio pubblico.
Il problema sorge quando, davanti a cosa scrivere, tantǝ si bloccano o, peggio, scrivono email che non aiutano a perorare la propria causa. Cerchiamo di capire insieme gli errori da evitare, così che, forse, la prossima volta riceverai un sì entusiasta invece di un silenzio tombale.
Prima ancora di pensare a cosa scrivere, ti invito a ponderare su alcuni aspetti della questione:
- Le/gli influencer sono molto impegnati;
- Le/gli influencer ricevono tante proposte; quindi, possiamo serenamente concludere che
- Le/gli influencer non stanno aspettando la tua email davanti al computer.
(L’ultimo punto vale per chiunque, immagino, nemmeno tu stai davanti al computer in trepida attesa di ricevere proposte di collaborazioni!)
Avere la consapevolezza di questi tre punti ti servirà per capire come scrivere la tua proposta.
I miei consigli per scrivere aǝ influencer sono:
- Sii breve e chiarǝ, cerca di dare le informazioni necessarie in poche righe. Se una persona impegnata si ritrova a dover leggere un’email che è un papiro, è probabile che dirà “leggo dopo” e poi se ne dimenticherà.
- Cerca di pensare a un motivo per cui l’influencer dovrebbe scegliere la tua proposta di collaborazione tra tante. No, “gli regalo il mio prodotto” non è una motivazione valida, pensa che potrebbero avere casa piena di regali di brand e quindi un ulteriore regalo potrebbe non essere così gradito.
- Per loro è un lavoro, quindi non pensare che stai facendo loro un favore. Rifletti sulla proposta che vuoi fare così che sia vantaggiosa per entrambǝ.
In merito al punto 3, quindi, direi che ti si aprono due scelte principali:
3.a. fare un regalo all’influencer, senza richieste, sperando che piaccia e che quindi poi l’influencer scelga di parlarne sui social. In questo caso, se l’influencer non farà niente, puoi solo prenderti un grande STACCE. Hai fatto un piccolo investimento che non è andato in porto, passa oltre, magari scegli meglio l’influencer, o proponi meglio il tuo brand.
3.b. chiedere un preventivo e avanzare le tue richieste. In questo caso dovesti avere ben chiaro in testa l’obiettivo della collaborazione (es. brand awareness o farti conoscere da una nicchia), il tuo budget (quanto puoi spendere?), le richieste minime da fare (es. un post + 3 storie sul brand-prodotto).
Per rimanere sul pratico, ho fatto questa domanda ad alcune tra le mie influencer preferite: cosa NON devono fare i piccoli (o grandi) brand quando scrivono loro per una collaborazione?
Le loro risposte, in rigoroso ordine alfabetico, sono secondo me illuminanti:
Non scrivere “ti seguo, ti conosco” e poi dimostrare che non è vero, come per esempio scrivere in inglese quando si ha un’azienda italiana, dimostrazione di copincolla. E poi non parlare di “scambio visibilità” e proporre una collaborazione che non abbia molto senso per il mio brand, quindi non essere pescata nel mucchio ma ricevere una proposta che sia armoniosa tra quello che faccio io e quello che fa l’azienda.
Gaia Segattini – Vendetta Uncinetta (IG)
Non essere impersonali, far capire da quello che scrivono che hanno scelto te per un motivo, fa sempre bene ricevere complimenti non a vanvera ma con cognizione di causa; non dare dei paletti, né dire “ci ragioniamo insieme, cosa ti viene in mente?”, perché se mi scrivi sei tu che devi darmi l’idea, ma non devono nemmeno presentare una sfilza infinita di cose da fare prima ancora di iniziare la collaborazione. Infine, non scrivere un’email troppo lunga, con troppi allegati, perché si finisce col non leggerle.
Justine Romano – Funky Mama (IG)
Non imporre i testi o il tono di voce, perché ha poco senso, la risposta potrebbe essere “allora fatteli tu i testi, non chiedere agli altri di come te”.
Rita Bellati – Myselfie Cottage (IG)
Non devono scrivere questa cosa (testuali parole) : “ti starebbe benissimo e si adatta perfettamente al tuo profilo Instagram”. È la versione supercazzola del “te lo mando e poi tu mi fai una foto su Instagram”.
Quindi, in breve, cosa dovresti fare?
- Cercare un’influencer che abbia un pubblico che si sovrapponga al tuo target; non servono per forza decine di migliaia di follower, ne bastano anche molti meno l’importante è che interagiscano con i contenuti (si chiama micro-influencint);
- Seguirla per un po’, per capire bene ciò che fa, come comunica con foto e testi e come interagisce col suo pubblico;
- Recuperare i suoi contatti e scriverle;
- Personalizzare l’email, dimostrando di conoscere la persona a cui stai scrivendo e il suo lavoro. Non devi fare finta! Non scrivere come se stessi facendo un favore all’influencer perché sai benissimo che non è così. Trova un tono di voce che sia adatto alla persona a cui stai scrivendo;
- Nel caso 3.a di prima, bada far capire chiaramente che non ti aspetti niente in cambio e che la scelta se pubblicizzare o meno è dell’influencer;
- Nel caso 3.b cerca di essere chiara sui dettagli (budget, tempistiche, obiettivi) o meglio ancora avere un contratto (fattelo fare da un avvocato);
- Se l’influencer non risponde, non tempestarla di messaggi sui social, provare a rimandare l’email, dopo qualche tempo e, se ancora non riceverai risposta, rassegnati e passa oltre.
Tutto ciò tenendo presente i primi tre punti di ponderazione e anche il post sulla paura del NO. In bocca al lupo, anzi, in bocca all’influencer!
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