Quando le cose non vanno come vorresti, riflessioni
Negli ultimi tempi capita spessissimo di constatare quanto a volte siamo convintissimi che le cose vadano in un modo (penso alle elezioni americane, alla Brexit, ecc), ci metteremmo la mano sul fuoco e poi, zac!, la vita accade e ci dimostra che la nostra capacità di previsione è solo un’illusione, faremmo meglio a leggere le foglie di tè o il palmo della mano, per quello che vale.
Quante volte hai creato un prodotto che ti sembrava una bomba e ti sei detta, ah questo lo vendo a pacchi di sicuro!, per poi ritrovarti con pacchi, sì, ma di materiali e delusione sulle spalle? A me è successo tantissime volte.
A quel punto non ci sono molte scelte. Piagnucolare che il mondo è un brutto posto e la gente non ti capisce e mollare tutto:
oppure, tentare ancora.
Come per le elezioni americane, anche per la vendita i fattori in gioco per il successo di un prodotto sono tanti, e non tutti sotto il nostro controllo; quello che possiamo fare, è fare del nostro meglio e mettercela tutta affinché le cose vadano come vorremmo.
Tutto si riduce alla domanda: perché lo stai facendo? E alla risposta che ti dai: è abbastanza forte da spingerti a tentare ancora?
A questo proposito ti segnalo un post che ho scritto tempo fa, in cui esamino un brand con una mission davvero forte che, a fronte di prodotti non eccezionali, è cresciuto moltissimo in pochi anni. Con una mission così forte non hanno nemmeno bisogno di sprecare troppe parole raccontando chi sono e la loro storia!
In breve, quando le cose non vanno come vorremmo, l’unica cosa che possiamo fare è chiederci perché le facciamo e poi agire, coerentemente con la risposta (sincera) che ci diamo.
Questo post è tratto dalla mia newsletter inviata il 10 novembre 2016.
Iscriviti alla mia newsletter
per ricevere subito una lista di consigli e risorse utili