Calcolare i prezzi: non fare i conti in tasca al cliente

Oggi ti parlo di prezzi e di quanto, a volte, il nostro giudizio sia viziato dalle nostre condizioni economiche, che non necessariamente coincidono con quelle dei nostri clienti, nonché dalle nostre esperienze passate, magari ai mercatini, o alle fiere, o semplicemente con clienti poco cortesi.

Ricorderai sicuramente il tumulto causato dai sacchetti biodegradabili di qualche tempo fa.

Ebbene, giusto in quei giorni, andai al supermercato e, per impacchettare del cavolo nero che volevo comprare, che era molto lungo e goccioloso, usai ben due sacchetti bio, per evitare che mi bagnasse la borsa di stoffa e tutto il suo contenuto.

Al momento di pagare, la cassiera, con un tono un po’ accusatorio, un po’ di rammaricato, mi fa: “Ma ha preso due sacchetti! Ora li deve pagare entrambi!”, e io, “Sì, certo, si può fare, no?”, cadendo un po’ dalle nuvole.

Il fatto è che io davo per scontato di pagarli entrambi, mentre la cassiera dava per scontato che io non volessi pagarli entrambi. Dati i miei tempi di reazione lenti, causati dalla perenne testa sulle nuvole, ci misi un po’ a processare la sua risposta, e nel frattempo ero già uscita. La risposta giusta sarebbe dovuta essere: “Certamente, lo so, grazie”.La povera cassiera sicuramente aveva subito reclami e lamentele riguardo i  sacchetti per tutta la settimana antecedente, per cui mi aveva fatto un po’ i conti in tasca, pensando che io non volessi davvero pagare ben due sacchetti da due centesimi l’uno, nonostante li avessi presi. Probabilmente pensava che io pensassi di doverne pagare solo uno! Si era fatta in un secondo un intero film in testa, basato sulla sua esperienza di molti clienti precedenti o di quanto aveva sentito in TV. Invece io sono proprio contenta di questi sacchetti bio! Odiavo tantissimo le buste di plastica per la frutta e verdura e aspettavo da tempo questa svolta ecologica. Quindi per me quello è un prezzo molto piccolo di fronte all’immenso valore che dò a un mondo con meno plastica.

Perché ti ho raccontato tutto ciò? Per farti capire che quando tu pensi che i tuoi clienti non potranno permettersi di pagare il giusto prezzo delle tue creazioni (e per “giusto prezzo” intendo quello che ti permette di guadagnarci degnamente) stai facendo loro i conti in tasca, partendo da esperienze o supposizioni che potrebbero essere errate.

Se hai avuto tanti clienti che ti hanno detto che le tue creazioni costano troppo, non vuol dire che ciò sia vero in modo assoluto: potrebbe solo voler dire che questi clienti non fanno parte del tuo target ideale.
Non fare i prezzi  in base alla cifra che puoi permetterti tu, perché tu non sei il tuo target e non ha senso voler vendere arte e artigianato a chi non ha una lira.Ancora una volta sono qui a ricordarti di fare il prezzo basandoti su altri fattori che siano meno legati alle tue insicurezze, paure e film mentali e più alla storia del tuo brand, del tuo prodotto e del valore che questo ha nella vita di chi acquista.

Se hai difficoltà a capire come fare i prezzi o se non sei sicura che i tuoi prezzi siano giusti, posso aiutarti con una consulenza personalizzata che puoi prenotare da qui.

Tratto dalla newsletter del 5 aprile 2018.